"Flusso" (2011) |
"Nautilus" (2008) |
Forme d'acqua” (2006) |
"Volatile” (2003) |
"Tutto si può fare, ma per scappare...(1998) |
(attore,macchine)
(2003)
La storia racconta l'avventura di Alfredo che una mattina, uscendo di casa, non trova più la sua scuola. Sente un fruscio tra gli alberi e, guardando su, vede alcuni uccelli che gli parlano: Il cattivo comportamento degli uomini nei confronti dei loro fratelli più piccoli, gli animali, è la causa di ciò che vede. Gli uomini sono sciocchi ed è inutile che vadano a scuola, non capiranno mai niente. Solo Alfredo può rimettere le cose a posto ma c'è, prima, qualcosa da capire e viene invitato a seguirli. è allora che si accorge di essere un uccello e vola via con loro. Scoprirà che molti dei comportamenti che gli sembravano normali non lo sono e matura la consapevolezza che tutti gli esseri viventi hanno lo stesso diritto alla felicità.
"Tutto
si può fare, ma per scappare..."
(attore, macchine, marionette)
(1998)
"Tutto si può fare, ma per scappare......" è una riflessione sulla pietà. Pietà davanti all’inafferrabile complessità del mondo e all’incapacità da parte dell’uomo di comunicare se non sporadicamente e goffamente con i suoi simili. Una pietà che si fa strada superando il filtro delle parole, tranelli di senso che, ben lontani dall’eliminare l’approssimazione nella comunicazione l’aumentano invece semplificando nel migliore dei casi una realtà in gran parte inesprimibile. La decontestualizzazione del linguaggio mostra però il re nudo. Le parole si compongono allora in frasi fatte, sciocchezze e bugie che prive di un contesto galleggiano come bolle su una palude malsana; sotto, per chi affonda lo sguardo nel buio, si affollano le emozioni in immagini senza commento mentre si naviga irresistibilmente verso il silenzio.